ECM: cos’è e come raccogliere i crediti?

La sigla ECM racchiude l’Educazione Continua in Medicina e i corsi di formazione post-base obbligatori per tutti gli infermieri italiani.  Ogni nuovo anno gli studenti di medicina devono raggiungere un numero prestabiliti di crediti, pari a 150, in riferimento al triennio corrente. Ma come fare per raggiungere i crediti formativi ECM? Andiamo ad approfondire la questione all’interno dei paragrafi successivi.

Educazione Continua in Medicina ‘ECM’: di che cosa si tratta?

Tutti gli aspiranti infermieri devono seguire corsi di formazione post-base dedicati all’approfondimento delle materie. In ogni triennio è obbligatorio raggiungere un punteggio di 150 crediti formativi, previsti anche per altri professionisti in campo sanitario. I corsi sono gestiti dai provider attraverso un ‘accreditamento del provider’ che si snoda in una educazione e formazione da parte di uno specifico ente pubblico.

In questo caso i provider sono messi a disposizione dalle università, istituiti tecnici sanitari, facoltà e dipartimenti universitari, istituti parte del consiglio nazionale delle ricerche, case editrici scientifiche, enti pubblici o privati, ordini e collegi sanitari, varie società scientifiche.

I crediti formativi devono essere accumulati dagli infermieri sotto forma di corsi di aggiornamento alla professione, essenziale per ampliare il proprio bagaglio di conoscenze. I crediti ECM possiedono una valenza nazionale e possono essere rilasciati sotto forma di diverse attività formative.

Come raccogliere i crediti ECM?

I crediti formativi ECM possono essere conseguiti dagli infermieri, ma anche dal resto del personale sanitario, sotto diverse fonti di rilascio tra cui:

  • Eventi regionali: rilasciati da corsi di tirocinio, formazione, workshop, convegni e congressi, frequenze cliniche, corsi, simposi.
  • Formazione a distanza ‘FAD’: in questo caso attraverso una formazione singola o di gruppo in sedi differenti, tramite il supporto di audio, CD-ROM, video e video tapes.
  • Formazione sul campo ‘FSC’: attraverso un percorso formativo nelle varie attività assistenziali, attività di ricerca e gruppi di miglioramento.
  • Attività di docenza e tutoraggio all’interno dei programmi ECM: i quali comprendono attività di ricerca e pubblicazione scientifica.

Il calcolo dei crediti formativi ECM deve essere effettuato al termine di ogni anno, indispensabile per il bilancio triennale. Dal 2016 le novità in campo ECM hanno portato all’approvazione della delibera “Criteri per l’assegnazione dei crediti alle attività ecm”, a sostituzione della regolamentazione precedente.

Il nuovo regolamento prevede l’obbligo del raggiungimento di 150 crediti ECM per ogni professionista impiegato nel settore sanitario, senza minimi e massimi annuali da raggiungere. L’esonero dai crediti ECM è previsto, in parte, soltanto per i professionisti impegnati in attività professionali e universitarie. Esoneri ed esenzioni sono cumulabili ma non possono essere sovrapposti e indicano sempre un periodo stabilito di agevolazioni dai crediti.

Possono essere esonerate le seguenti categorie professionali che rientrano nei corsi di specializzazione, dottorati di ricerca, master, corsi di formazione specifici in medicina generale, corsi di perfezionamento scientifici e lauree specialistiche, corsi di aggiornamento regolamentati dai sensi dell’art. 1, comma 1, lettera d.